La Colonna Dorica (V sec. a.C.) è tra i monumenti più rappresentativi dell’antica città greca di Gela, unica superstite di un grande tempio dedicato ad Atena. Ritrovata nell’antica acropoli agli inizi del ‘900, fu successivamente rimessa in piedi su un podio negli anni ’50, quale simbolo del rinato interesse verso le antichità del territorio.
La colonna alta 7,75 m in origine poggiava direttamente sulla base del tempio, il quale, venne costruito per volere del tiranno Ierone di Gela a seguito della vittoria dei greci sui cartaginesi avvenuta nel 480 a.C. ad Himera.
Il tempio venne distrutto nel 405 a.C. da Himilko, un generale di Cartagine giunto in Sicilia per vendicare la disfatta di Himera. Assediata Gela, dopo la fuga dei suoi abitanti, la diede alle fiamme, abbattendo gli edifici sacri e tra questi il Tempio di Atena.
La città dorica veniva distrutta 283 anni dopo la sua fondazione. I resti del tempio vennero smontati per creare un emporio nell’area dell’acropoli e nel medioevo come cava per la costruzione di Eraclea. Delle probabili 48 colonne che costituivano il tempio in origine, rimase una sola colonna superstite, divenuta oggi uno dei simboli storici della moderna Gela.